Il Bull Days nella settimana dell’UTOPIA: la fabbrica Pagani apre alla community, un vero onore

A pochi giorni dalla presentazione della nuova Pagani “Utopia”, la leggendaria fabbrica modenese apre le sue porte, questo sabato, al Bull Days Motor Valley

Dopo Zonda e Huayra, Pagani Automobili ha appena presentato al mondo la sua terza creazione: Utopia. Nome impegnativo che non intimorisce per nulla il suo V12 da 864 Cv, autolimitato a 350 km/h. Un esemplare che ha richiesto 6 anni di lavoro, oltre 4.000 disegni, 8 prototipi e 2 modelli in scala 1:1. Una nuova hypercar iconica caratterizzata da linee sinuose, pulite, senza tempo, ruote grandi, interni retrò e cura dei dettagli.

Una vettura che alza ancora più in alto l’asticella della tradizione Pagani, l’auto è infatti omologata secondo i più severi standard di circolazione. Un’opera d’arte plasmata seguendo il concetto di bellezza “senza tempo” e massima leggerezza. Basti pensare che il peso è contenuto in appena 1.280 kg. Il profilo sinuoso è privo di ali, alettoni e altre appendici aerodinamiche grazie a uno straordinario studio nella disposizione dei flussi d’aria nella parte inferiore dell’auto.

Pagani Utopia è un mix di ispirazioni. Una su tutte quella per il genio di Leonardo da Vinci, è infatti la sua visione estetica, scientifica e il suo approccio olistico all’osservazione della natura ad aver segnato anche la genesi di questa creatura a quattro ruote. Celebri gli studi leonardeschi sul volo e sul movimento degli uccelli, sui fenomeni naturali d’ogni genere.

Questo forte legame con l’aria, condiviso a distanza di secoli con Pagani, è stato la scintilla che ha innescato la mostra temporanea “Le forme dell’aria: da Leonardo a Pagani C10”. Un’esposizione che unisce la Utopia (C10 è la sigla progettuale) ai disegni originali di Leonardo sullo studio dell’aria.

Qui l’intervista a Horacio Pagani >

Fatto quindi rappresentativo di uno svelamento veramente storico. In questo momento così importante e particolare Pagani Automobili ha inoltre deciso di aprire la Fabbrica appositamente per la Bull Days Community. Nell’ambito dell’imminente prossima edizione intitolata “Bull Days Motor Valley”, che andrà in scena questo week-end, il 16-17-18 settembre.

Poter omaggiare la leggendaria casa automobilistica modenese e il suo fondatore a così pochi giorni dalla presentazione mondiale della Pagani Utopia è un privilegio non da poco. Tracciando un continuum simbolico fra lo svelamento del nuovo modello e l’inaugurazione del prossimo Bull Days.

Il sogno dietro alle “auto senza tempo” di Horacio Pagani

Arrivò dalla lontana Argentina nel 1982 per realizzare il sogno che lo accompagnava sin da ragazzo: costruire un’automobile sportiva di elevato livello. Per renderlo realtà aveva scelto niente meno che il territorio storicamente delegato a simili imprese: la Motor Valley emiliana.

Come semplice operaio della Lamborghini si era messo in luce per le sue doti di designer, oltreché per la capacità di trattare materiali compositi come la fibra di carbonio, all’epoca estremamente innovativa.

Questa abilità lo portò ad aprire la Modena Design, piccola realtà dedicata al settore, mentre simultaneamente continuava a coltivare il progetto di una sua personale gran turismo da prestazioni top. All’epoca la Pagani Automobili era solo un’idea. Un seme nutrito dalla costante tenacia.

Ma la visione era già allora molto chiara, l’unico vero elemento mancante era il motore V12 da elevate prestazioni. Grazie all’intermediazione dell’amico pilota Juan Manuel Fangio, Horacio e il suo ambizioso progetto riuscirono a rapire il cuore del membro del CdA di Daimler-Benz Dieter Zetsche.

Il dirigente tedesco apprezzò molto il suo lavoro, aggiungendo che gli sembrava proprio “un’auto senza tempo” alludendo ovviamente allo stile capace di superare ogni moda. Pagani rispose “Meno male che è una macchina senza tempo, perché io sono uno senza soldi e avrò bisogno di molto tempo per farla!”.

In quel preciso momento, espresso con genuina sincerità, si racchiude l’incredibile storia di una fabbrica che nei due decenni successivi sarebbe diventata un riferimento mondiale per le auto di elevate prestazioni. Coraggio, tenacia, anni di grande fatica fisica e mentale sono stati gli ingredienti vincenti di una scalata conclusasi in trionfo.

L’omaggio del Bull Days Motor Valley

Il 16-17-18 settembre ci attende quindi un Bull Days capace di raccogliere in un unicum le storie di successo di tante leggende del MotorSport e dell’Imprenditoria mondiale. Una su tutte quella di Ferruccio Lamborghini, grazie alla storica riapertura della cupola, vale a dire l’iconica fabbrica di trattori del toro a Pieve di Cento. [Qui l’articolo in cui ne ho parlato]

A cui si unisce la straordinaria epopea di Horacio Pagani. Il celebre costruttore italo-argentino venuto in Italia con il mito della Motor Valley nella testa e nel cuore. Ispirato dal genio di Leonardo da Vinci, da cui ha sempre condiviso il concetto che Arte e Scienza siano due facce della stessa medaglia.

Da qui parte l’imminente Bull Days Motor Valley, un omaggio originale e mai visto prima alla leggendaria Terra dei Motori. Un’edizione pronta a riavvolgere il nastro per proiettare la storia nel futuro. Celebrando e ricongiungendo simbolicamente le Lambo della Bull Days Community con la prestigiosa casa di hypercar d’autore Pagani Automobili.

Un DNA comune: il tributo della Bull Days Community alla Pagani Automobili

Infondo questi valori, questo modo di essere, sono gli stessi che albergano nel profondo dei membri che compongono la community Bull Days. Sono convinto che se scindessimo il DNA del geniale costruttore italo-argentino troveremmo sicuramente le stesse molecole che scorrono nell’essenza del Bull Days. Come se il patrimonio genetico fosse identico.

Questo Bull Days Motor Valley scardinerà la linea del tempo, facendo rivivere per un giorno il legame fra le opere plasmate dal dio del vento di Pagani e i tori inferociti Lamborghini. Come se la storia ripartisse da un nuovo anno zero, dai disegni di Horacio del restyling della Diablo VT o dal prototipo della Countach Evoluzione.

Da un genio creativo capace di rendere semplice l’impossibile. Autentico marchio di fabbrica che questa volta incontra l’inconfondibile stile #LikeNobodyElse del Bull Days.

STAY TUNED

Scopri il programma ufficiale del Bull Days Motor Valley

Stefano Cigana

Riapre la Fabbrica dei Trattori Lamborghini

Il simbolo di Pieve di Cento: trattori, mostra fotografica, supercar e Formula 1, tutti insieme per la prima volta grazie alla partnership tra Bull Days ed Eurotarget

Lamborghini è da sempre, e non solo per me, sinonimo di potenza, esclusività e lusso ma, anche sinonimo di valori. Si tratta di un brand tutto italiano i cui prodotti incarnano a pieno lo spirito produttivo tipico del nostro paese.

Un paese, il nostro, fatto di tradizioni famigliari e passione; proprio questo è ciò che in qualche modo ho sempre sentito vicino e, con il tempo ho saputo fare mio. Perché se il marchio Lamborghini è divenuto nel tempo un brand unico ed immortale, un pizzico di questo miracolo tutto italiano lo si deve anche alla storia del suo fondatore, Ferruccio Lamborghini.

La sua è una storia come tante, fatta di sacrifici, sogni e coraggio. La storia di chi si è rimboccato le maniche ed ha iniziato a lavorare seguendo la propria passione, proprio come me, senza cercare scuse o alibi di qualsivoglia tipo e che, ha fatto della propria tenacia la sua forza.

Proprio questo è quello che ho sempre ammirato dell’uomo e dell’imprenditore Ferruccio, la capacità di non farsi mai abbattere dalle critiche e ricercare sempre nuovi stimoli. Molte storie ed aneddoti sono stati raccontati nel tempo sulla figura del dott. Lamborghini e ciò che ne è sempre emerso è la figura di un uomo carismatico e deciso ma, allo stesso tempo, fortemente legato ai valori della famiglia e della tradizione.

Proprio questa affezione all’uomo, oltre che al marchio, due realtà inscindibili nella storia del brand Lamborghini, suscita in me ed anche in altri appassionati, quel sentimento di nostalgia e rispetto che ci porta a tornare sempre un po’ bambini al cospetto di un “toro di Sant’Agata”.

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La sindrome del papavero alto: una lambo ti cambia, cambia chi sta attorno a te

Il mio sogno fin da bambino [ne parlo qui] era di arrivare un giorno a stringere tra le mani il volante di una Lambo, da sempre sinonimo di successo e realizzazione personale. Il coronamento di una carriera lavorativo-imprenditoriale che, come mi auguravo, si sta rivelando molto gratificante, ma io volevo e voglio tutt’ora fare di più.

Sarà proprio a causa di questo mio approccio tendente all’autorealizzazione personale, che al giorno d’oggi mi stupisco ancora di fronte ad associazioni troppo faziose e volgari tra il brand e l’opulenza. L’invidia è sempre stata una brutta bestia ma, specie nella nostra epoca fatta di condivisone d’immagini è divenuta per l’italiano medio quasi un chiodo fisso, una malattia sociale molto diffusa. [ne parlo qui]

Una bella macchina, una bella donna o una bella casa un tempo erano stimoli positivi che spingevano le persone a migliorarsi ed impegnarsi nella vita. Obiettivi verso cui tendere e non pretesti per denigrare il prossimo, evidentemente più maturo e realizzato; questo ciò che penso, questo è il mio mindset.

Così quando ho annunciato, con un’affermazione a metà tra il serio ed il divertito, che la celebre fabbrica della Lamborghini Trattori, fondata da Ferruccio nel 1948, sarebbe stata riaperta in occasione del Bull Days Motor Valley; molti mi hanno preso per pazzo. Di nuovo.

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Bull Days Motor Valley: l’omaggio alla terra della velocità

Invece l’imminente Bull Days Motor Valley, che andrà in scena il 16-17-18 settembre 2022, è estremamente vero e concreto. Vi anticipo infatti che sarà un Lamborghini show mai visto prima d’ora. Grazie al main sponsor Eurotarget, riapriremo in grande stile l’iconica cupola, sede per l’appunto della storica fabbrica dei trattori Lamborghini. 

Location emblematica che ospiterà per la prima volta al mondo, tutte sotto lo stesso cielo e sopra lo stesso manto stradale, supercar, trattori e monoposto Formula 1 a marchio Lamborghini.

Autentico coronamento di questo mio personalissimo traguardo, omaggiare in modo assolutamente originale un mito leggendario, Ferruccio Elio Arturo Lamborghini, immortale ed eterno, proprio a casa sua, Pieve di Cento.

Proprio la città che ha dato i natali al dott. Lamborghini e che ne ha visto crescere la caratura, da semplice imprenditore ad industriale di successo, a mente visionaria. Un paese incastonato nel cuore della Terra dei Motori, nel punto mediano della direttrice che collega i due capi di essa, Piacenza e Rimini.

In quasi 300 km di strada, lungo l’antica via Emilia, risiedono i moderni segreti della velocità, creazioni gelosamente custodite delle case automobilistiche e motoristiche più influenti e prestigiose del pianeta. 

Per questo nasce Bull Days Motor Valley, seguendo inevitabilmente il battito della mia passione, omaggiando una terra che con la sua storia ha saputo donarmi molto, in primis una ragione di vita: i motori. E in particolare le vetture che mi stregarono da bambino e che negli anni sono diventate parte integrante del mio essere.

La Fabbrica dei Trattori: Il Gran Finale firmato Bull Days & Eurotarget

Grazie alla partnership tra Bull Days ed Eurotarget, riapriremo per un giorno, simbolicamente, quella che un tempo fu la sede storica degli uffici Lamborghini Trattori; la prima azienda fondata da Ferruccio Lamborghini. La riapertura dell’iconica “Cupola” a Pieve di Cento, che ospitava l’ufficio del Cavaliere renazzese, vuole celebrare ideologicamente il 76° anniversario dalla fondazione della sua prima officina.

La storicità del momento richiede un’attenta ed adeguata organizzazione generale, il rispetto necessario al luogo ed alla sua incredibile storia. Una cornice di avvenimenti esclusivi ed ospiti prestigiosi andrà ad elevare la portata dell’evento, già di per sé unico.                                                                                                     

La presenza di lambo storiche e moderne, oltreché dei famigerati trattori marchiati Lamborghini, tra cui spiccano i modelli Carioca, il primo realizzato nell’anno di fondazione dell’azienda nel 1948, i modelli L e DL, nelle loro varie versioni insieme alla celebre edizione “Lamborghinetta”, evoluzione delle precedenti DL.

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Grande attesa poi per le special guest mozzafiato dal passato delle corse. Mi riferisco alle iconiche monoposto Lamborghini che gareggiarono nei primi anni ‘90 in Formula 1. Le Lambo 291 si uniranno in vetrina, vere punte di diamante della divisione Lamborghini Engineering

Una storia singolare che portò i motori V12 Lamborghini ad essere pubblicamente elogiati nel ’94 anche dal campione brasiliano Ayrton Senna.

Si tratta della prima volta in cui vengono riunite in un luogo unico ed iconico, riportandole “a casa” tutte le vetture che hanno segnato la storia, nelle sue sfumature più varie ed emozionali, della “casa del toro”: un vero e proprio pellegrinaggio alla mecca dei motori.

Un’occasione irripetibile, apice di un sogno condiviso da molti e di una partnership importante, quella con Eurotarget, azienda leader nel campo automotive, destinata a scrivere la storia. “La Fabbrica dei Trattori” è il nome di questo evento nell’evento Bull Days Motor Valley

Autentico show capace di emozionare rievocando i fasti del passato, scatenando un mix di sentimenti tra nostalgia, ammirazione e gioia. Simbolo d’imprenditorialità e visione che negli anni hanno portato sviluppo e benessere non solo al territorio centese ma nuova linfa a tutto il tessuto produttivo italiano: coraggio, passione, tradizione.

Mettere un piede nel passato per proiettarsi poi con nuovo slancio nel futuro, proponendo nuove ed incredibili opportunità di crescita e sviluppo per tutto il comparto automotive: questa la mission dei due brand, Bull Days ed Eurotarget, ingrediente fondamentale per puntare a un nuovo trionfo.

Scopri il programma Bull Days Motor Valley

Stefano Cigana